Capitolo 4 - L'equipaggiamento e i camuffamenti Degli Extraemotion

Nell'officina dei due fratelli Gemelli, invece, si ritrovarono i soliti 4 amici di sempre, Lelet, i fratelli gemelli Trombet e Peret impegnati nella costruzione dell'astronave e Panket, l'Extraemotion più festaiolo del mondo DoubleFace.

Panket era realmente divertito, dall'inaspettata decisione presa dal suo amico Lelet, di partire improvvisamente, alla ricerca della Terra perduta dal vecchio matto Nonnet, quindi ironico gli disse:

"Sai amico, penso che parteciperai alla <Festa più In> del momento, con la Principessa senza trono e il vecchio più strampalato del regno!".

Lelet che invece era impegnato nei suoi calcoli, progetti e pensieri e soprattutto a rimediare ai continui errori dei due fratelli gemelli Trombet e Peret, lo ignorò completamente.

Ma Panket non curante degli sforzi e dell'impegno di Lelet continuò ridendo:

"Una volta, mi ricordo che il vecchio matto Nonnet, mi raccontò che gli umani avevano due occhi e una bizzarra protuberanza sul viso che chiamano naso.
Ispirandomi a questo ho creato per una mega-festa una maschera davvero forte, penso che te la regalerò così, se mai troverete la Terra, almeno potrete camuffarvi e non farvi scoprire".

"Mmmm, sei sempre il solito Panket, non scherzare sempre, qui il tempo stringe".

Disse Lelet sopra pensiero e indaffarato.

Ma Panket lo fermò e prima di trasmettergli mediante il sistema Threepoint le immagini registrate, della festa mascherata in cui aveva indossato la maschera da umano, gli disse:

"No davvero Lelet, guarda..." .

Quando Lelet visualizzò le immagini trasmesse con il Threepoint, scoppiò a ridere e i due gemelli Trombet e Peret si fermarono nei lavori e si chiesero l'un l'altro, cosa mai avessero da ridere, quei due invece di lavorare.

Quindi i due fratelli indispettiti, decisero di fermarsi nei lavori anche loro, fino a quando, Panket e Lelet non avessero rincominciato anche loro.

Panket, allora, non curante della protesta messa in atto dai due gemelli, disse a Lelet che invece era seriamente preoccupato:

"Lelet, no davvero, te la vado a prendere a casa. Inoltre ricorda, anche se ora non la vuoi, te la metto nel cassetto numero tre, ricorda nel casseeettooo numeroo treee , ricorda nel casseeeettoooooo numero treeeee".

Continuò Panket andando dietro dietro a Lelet, che tentava invece di convincere i due fratelli a rincominciare i lavori, ignorando completamente Panket.

Allora Panket mentre andava via, ridendo gli disse:

"Vedrai Lelet, che con la ripetizione della frase ti rimarrà impressa, lo sto sperimentando su Pisolet, il principe fantoccio della regina Sciuscet e funziona.
Oggi era con la regina Sciuscet, in un video che mi ha trasmesso, con il cappellino del pigiama perché gli ho detto stamattina, per ben tre volte, che gli stava bene".

Quindi Panket, se ne andò ridendo, mettendosi una mano sul capo in segno di ironia e disapprovazione per il neo-nominato principe Pisolet, suo fratello minore, che Panket riteneva davvero poco furbo.

Il tempo passava e si stava facendo notte, ma Lelet, mentre tutti erano andati via, continuava a calcolare e progettare da solo, nell'officina dei due fratelli gemelli, che quel pomeriggio non ne avevano voluto più sapere di lavorare, dato che Panket era andato via.

Lelet quindi, si era ritrovato solo nell'officina, stranamente quasi totalmente disconnesso dal regno, quando una voce amica gli disse:

" Sei certo di quello che stai facendo Lelet?".

Lelet si girò e vide il suo caro tutore, il sergente Colonnet, eroe del popolo degli Extraemotion dall'aspetto duro ma dal cuore dolce, che cieco ad un occhio, si era ritirato dalla vita militare.

"Colonnet l'hai saputo, si ho deciso, lo sai il mio posto non è qui, voglio esplorare mondi sconosciuti, voglio studiare....".

Tentò di farfugliare Lelet, sorpreso di vedere lì, il sergente Colonnet con il suo extra-bird di nome Pallet, simile ad un pappagallino, sulla spalla.

Ma il sergente Colonnet lo interruppe:

"Non raccontare anche a me questa storia Lelet, sono un militare, mi accorgo quando qualcuno mente."

Disse con tono duro Colonnet, ma poi continuò a parlare dolcemente, mentre poggiava sulla spalla di Lelet il suo fedele extra-bird Pallet .

" Ma se hai deciso, io e il nostro Pallet, siamo con te."

Gli disse il sergente Colonnet, accarezzando il suo piccolo extra-bird Pallet, che sulla spalla di Lelet, muovendosi su e giù ripeteva la sua frase:

" Siamo con te, siamo con te."

Quindi il sergente sorridendo continuò dicendo a Lelet:

"Ho deciso di regalarti per il viaggio, quello strano aggeggio, insomma la benda che hai creato per me, che mi permette di vedere anche se sono cieco.

L'ho migliorata apportando delle piccole modifiche, quindi te la cedo, ti servirà in missione per vedere i nemici e tutte le armi ad innesco invisibili".

Lelet cercò di rifiutare, prontamente la benda, anche perché sapeva che senza quell'oggetto il sergente Colonnet non avrebbe visto più nulla, ma il sergente prontamente lo bloccò dicendo:

"Lelet, non voglio sentire obbiezioni, non ti preoccupare sarà Pallet il mio occhio, se incontrerai dei pericoli voglio che tu la abbia, accetta e... Sull'attenti soldato!".

"Si Signore Sergente Colonnet! Come lei ordina!".

Scattò in piedi Lelet assumendo la tipica postura militare, per poi subito abbracciare il sergente Colonnet commosso, mentre Pallet il simpatico extra-bird, svollazzava allarmato sulla testa dei due extra-om, che avevano rischiato, quasi di schiacciarlo, nell'abbraccio.

Capitolo 5 - La notte della Verità