Capitolo 8 - Lelet e il magazzino dell'astronave degli Extraemotion

Lelet corse a prendere dei cavi di raffreddamento sostitutivi nel magazzino dell'astronave, giunto nel magazzino, si ritrovò di fronte una miriade di cassetti tutti numerati ma in ordine sparso, senza catalogazione alcuna.

Lelet non potette credere ai suoi occhi file e file di cassetti numerati senza alcun senso e pensò subito che fosse uno dei soliti scherzi di Panket che quando ne aveva l'occasione non esitava a combinarne una delle sue.

Quindi con il sistema Threepoint pensò di contattare Panket, per chiedergli dove aveva messo i cavi sostitutivi, dato che non aveva altro tempo da perdere.

Panket rispondendo alla video chiamata, mentre era rilassatamente sdraiato sui prati del mondo Double Face, gli disse ironico:

"Ciao Amico come va? Hai già conquistato la Terra e ti sei già sposato con la principessa Lanet? Perchè mi chiami?".

Lelet perse qualche parola, tra quelle pronunciate da Panket, sembrava che la connessione fosse disturbata quindi gli disse frettolosamente:

" Panket siamo nei guai ho bisogno di sapere dove sono i cavi di raffreddamento sostitutivi e come sai, non abbiamo molto tempo per sistemare la situazione, dove li hai messi?".

Panket quasi pentito del proprio spirito goliardico gli disse:

" MMMM Lelet mi dispiace, non pensavo che vi sarebbero realmente serviti e lì ho messi nel fatidico cassetto...". Purtroppo la chiamata tra Panket e Lelet si interruppe.

Lelet si spostò in più punti della stanza per vedere se riusciva a riconnettersi con il sistema Threpoint con Panket, ma non ci riuscì.

Quindi disperato cercò di ricordarsi quale cassetto potesse essere, finalmente dopo un po' di tempo e dopo un incessante scorrere di immagini e ricordi nella mente di Lelet, della settimana trascorsa a costruire l'astronave, finalmente si ricordò e aprendo l'occhio che aveva chiuso per pensare, esclamò soddisfatto e concitato:

"Il cassettoooooo numero tre ", constatando sorpreso che effettivamente la ripetizione della frase aveva realmente funzionato, come aveva detto Panket.

Ma un istante dopo guardandosi intorno, si accorse contrariato, che i cassetti erano in ordine sparso, quindi cercò per tutta la stanza, tra la miriade di cassetti numerati a casaccio, il fatidico cassetto con il numero tre.

Dopo parecchio tempo, per l'urgenza della situazione, all'improvviso Lelet vide che in alto, nel posto più difficile da raggiungere, in maniera del tutto sconclusionata tra il cassetto numero 86 e quello con il numero 34, c' era il tanto ricercato cassetto numero 3.

Quindi afferrò uno strumento che si trovava lì vicino e che lui stesso aveva realizzato, con una forma simile ad un ombrello, che riusciva anche a controllare con il sistema Treepoint.

Lelet lo prese convinto che raggiunto il cassetto numero 3, che era davvero molto in alto, avrebbe avuto bisogna di qualcosa che lo aiutasse a planare da quell'altezza, quindi con fatica e pazienza aprì tutti i cassetti necessari per formare una scala che raggiungesse il cassetto con il numero tre.

Dopo più tentativi falliti dove Lelet aveva avuto bisogno più volte del particolare ombrello per planare da alte distanze, Lelet aggrappandosi ad ogni cassetto che riusciva a raggiungere e dopo un'immane fatica, si aggrappò finalmente al cassetto numero tre.

L'aprì e con sua immensa gioia, oltre ad una buffa maschera da umano, trovò i così tanto ricercati cavi, li afferrò ma prima di richiudere il cassetto e scendere, decise dopo una breve esitazione di prendere anche la maschera da umano.
Quindi adagiatamente planò sul pavimento con il suo strano ombrello, i cavi e la buffa maschera da umano.

Lelet, fu realmente felice di essere finalmente riuscito a trovare i cavi e corse velocemente per i corridoi dell'astronave per riparare il danno procurato dal cucciolo Spinet.

Ma quando passò dalla stanza di comando, dove si trovavano Nonnet e la Principessa Lanet sentì l'anziana voce di Nonnet che diceva:

"Principessa Lanet, hai visto questi giovani di adesso, non valgono proprio niente, ci ha messo una vita per prendere due cavi."

Ma Lelet decise di non dar peso alle parole di Nonnet, quindi si fermò e sorrise alla sua amata principessa e con espressione da macho le disse:

"Non si preoccupi, Principessa Lanet, ho tutto sotto controllo! La salverà il suo Penet!".

Così dicendo Lelet le fece buffamente l'occhiolino,  con l'unico occhio che gli Extremotion posseggono e lasciò la stanza di comando.

Capitolo 9 - I ricordi dell'Extraemotion Nonnet