Capitolo 9 - I ricordi dell'Extraemotion Nonnet

Mentre Lelet era impegnato a sostituire i cavi di raffreddamento, la Principessa Lanet disse al vecchio Nonnet:

"Nonnet che ne dici se diamo una mano a Lelet, mi sembra che poverino sia davvero stanco."

Ma Nonnet con la sua solita ironia, mentre Lelet entrava anch'egli nella stanza disse:

"Ma principessa Lanet per così poco, in fondo Lelet è giovane! Ha solo guidato per un paio di ore ed è andato in magazzino a prendere due cavi."

Poi Nonnet accorgendosi che anche Lelet era entrato nella stanza di comando e lo aveva sentito dire quelle parole, gli chiese divertito:

" Almeno hai risolto il problema?"

Quando Lelet annuì con la testa, Nonnet continuò a parlare dicendo:

"Noi ai nostri tempi, già dall'età di 8 anni, dopo il lavoro facevamo anche una corsetta per tutto il mondo DoubleFace, per tenerci in forma, non come adesso voi giovani".

In quel momento Lelet e la Principessa Lanet guardandosi nell'occhio, in un primo sguardo di complicità, sghignazzarono insieme di nascosto, per l' affermazione di Nonnet, un tantino esagerata.

Quindi Nonnet come era solito fare, incominciò con i sui racconti nostalgici, dicendo:

" Noi vecchi eroi di un tempo eravamo sempre attivi, ricercatori di mondi e scopritori di Pianeti.

Io con la mia squadra, ero sempre impegnato in qualche missione, con il nonno della Damigella Pannet e il giovane sergente Colonnet".

Mentre pronunciava il nome del tutore di Lelet, lui si voltò verso Nonnet ed entusiasta disse:

"Nonnet, ma davvero, anche il mio caro tutore Colonnet era in missione con te?".

Quindi Nonnet sarcastico gli rispose : "Si, Lelet, certo.

Ma come pensi che lui abbia perso il suo occhio, sbattendo contro un palo?"

Lelet allora gli rispose con tono serioso :

"Sinceramente ....sinceramente a me, ha sempre detto che ha perso l'occhio inciampando su un grosso pomodoro, mentre lavorava nei campi ."

Ma la Principessa Lanet e il vecchio Nonnet scoppiarono in una grossa risata dicendogli:

" E tu gli hai creduto?".

A quel punto Lelet un po' imbarazzato constatando per la prima volta che effettivamente la versione del sergente Colonnet era poco credibile, disse, facendo un sorriso:

"Si effettivamente ora mi accorgo, che a volte una piccola bugia, detta da un adulto ad un bambino, diventa una falsa verità, a cui crede anche da grande, sono stato un po' credulone".

A quel punto la principessa Lanet esclamò sorpresa e contenta:

"Si si Lelet hai ragione è capitato anche a me, ho creduto fino all'età di 21 anni che se mettevi le farfalle sotto la terra ritornavano a vivere anche se morte, perchè me lo aveva raccontato Sciuscet, quando eravamo piccole, per non farmi piangere per la morte di una piccola farfalla."

Lelet fu contentissimo di sentire dalla Principessa Lanet, che lei aveva capito cosa intendesse e se ne innamorò sempre di più e dopo un imbarazzato sorriso alla sua amata domandò a Nonnet:

" Ma quindi Tu e il sergente Colonnet siete stati insieme sulla Terra ? Ma perché a me non ha mai raccontato niente?."

Nonnet annuendo con la sua grande testa continuò nei suoi racconti:

" Siamo stati tanto tempo via dal mondo Double Face, eravamo in tre esattamente come ora, io, il sergente Colonnet e il nonno di Pannet e cercavamo altri mondi in cui potesse esserci vita oltre al nostro, con la missione di impadronircene se lo avessimo trovato.

Dopo anni di ricerca finalmente giungemmo in un luogo vicino alla via Lattea e in lontananza scorgemmo un piccolo pianeta Blu, che poi scoprimmo essere proprio la Terra.

Noi tre eravamo alla ricerca di forme biologiche poco complesse unicellulari, ma quello che trovammo sulla Terra era davvero strepitoso, piante, animali di ogni specie e genere e cosa ancora più inaspettata trovammo gli uomini.

Esseri viventi, dall'aspetto molto simile al nostro, ma con un minuscola buffa testolina con due occhietti e qualche protuberanza in più.

Gli uomini che incontrammo si facevano chiamare Maya, era una grande civiltà con degli strani costumi, ci vennero subito incontro, il Sergente Colonnet purtroppo, pensando che volessero attaccarci per salvare me e il nonno di Pannet perse il suo unico occhio, cadendo sopra un masso.

Solo dopo che riuscimmo a comunicare con il capo dei Maya impiantandogli il sistema Threepoint, scoprimmo che non volevano attaccarci, ma sapere chi eravamo.

Allora, noi tre decidemmo di comune accordo, di utilizzare il sistema Threepoint per mostrare a tutto il popolo dei Maya, mediante immagini videotrasmesse tutto il viaggio che avevamo fatto per raggiungere la Terra, chi eravamo e da quale pianeta provenivamo, indicando le Pleiadi per far capire loro, più o meno dov'è situato il mondo Double Face.

Quando terminò la trasmissione delle immagini tridimensionali, all'improvviso con nostra grande sorpresa, tutto il popolo dei Maya si inchinò davanti a noi e fummo proclamati Dei dei Maya.

Inoltre i Maya pensarono, dato che ero io a trasmettere le immagini con il sistema Threepoint, che io fossi un loro Dio e mi fecero anche una stele profetica che mi raffigurava."

Lelet e la principessa Lanet completamente rapiti dai racconti di Nonnet, dato che ora gli credevano, gli chiesero quasi contemporaneamente:

" Ma allora perché nessuno degli Extraemotion, ti credeva? Perchè sia il sergente Colonnet che il nonno di Pannet hanno sempre negato l'esistenza della Terra, perché non ci sono prove?".

Nonnet allora disse loro:

"Principessa Lanet, Lelet, dovete sapere che noi eravamo venerati dal popolo dei Maya come Dei, capite che significa? Ci regalavano oro e argento, in cambio di informazioni su quali erano le leggi che governavano il cosmo e sulle nostre tecnologie.

Quindi svuotammo il sacco e raccontammo tutto con il sistema Threepoint, effettivamente presi dall'entusiasmo, ci lasciammo un po' prendere la mano.

Partecipammo a sontuosi festeggiamenti in nostro onore, bevemmo strane bevande e ricevemmo doni di ogni genere.

Perdemmo completamente la testa, tutti quei doni e quelle onorificenze ci inebriarono completamente e nessuno di noi tre, pensava all'ordine ricevuto dalla Regina, che allora governava il regno degli Extraemotion, di conquistare qualsiasi pianeta, in cui era possibile la vita.

Quando eravamo nel viaggio di ritorno per Double Face, il sergente Colonnet e il nonno di Pannet, vollero parlarmi e mi dissero che dato che loro, in quanto militari, non avevano mantenuto un comportamento dignitoso sulla Terra, come invece avrebbero dovuto, mi dissero, essendo entrambi d'accordo, che sarebbe stato meglio non raccontare nulla di ciò che era avvenuto.

Io mi sono sempre opposto a questa decisione e ho sempre raccontato tutto riguardo alla Terra, ma essendo l'unico tra i tre ad affermare queste cose, nessuno mi ha mai creduto. Inoltre quando giungemmo sul pianeta Double Face, mi accorsi che i due furbetti avevano distrutto di nascosto tutto.
Tutte le prove raccolte erano sparite, anche le informazioni inserite nel mio Sistema Threepoint erano scomparse, quei due militari furbetti, sicuramente, sapevano cosa dovevano fare per cancellarmi i ricordi."

A quel punto Lelet che amava e rispettava il suo tutore con tutto se stesso spazientito disse a Nonnet:

"Tu menti, il sergente Collonnet è un extra-om onesto e non avrebbe, mai tradito un ordine impartito dalla regina.

Se lui ha detto a tutti che il pianeta Terra non esiste allora non esiste! Quindi stiamo perdendo solo tempo, torniamo subito indietro."

Lelet si alzò per andare al posto di comando, triste e confuso, non si spiegava come e perchè il sergente Colonnet non gli avesse mai detto che il pianeta Terra esisteva realmente e che anche lui ci era stato.

Ma la principessa Lanet gli fornì la risposta quando gli disse:

"Lelet pensa un po' al pomodoro che ha fatto perdere l'occhio al sergente Colonnet.

Forse lui non ti racconta poi tutta la verità, effettivamente contravvenire ad un ordine della regina, addirittura lasciandosi andare a comportamenti non consoni, avrebbe portato per lui e per il nonno di Pannet grande disonore.

Invece adesso tutti gli Extraemotion li rispettano come eroi, non l'avresti fatto anche tu?

Inoltre se il pianeta Terra non esiste, perchè il sergente Colonnet,  ti ha permesso di partire?"

Lelet guardò la principessa Lanet e sapendo che il sergente Colonnet avrebbe potuto per il suo onore effettivamente nascondere qualche verità, le disse:

" Forse principessa Lanet avete ragione, ma questo lo vedremo solo se effettivamente la Terra esiste e se saremo di nuovo accolti come degli Dei, come dice Nonnet."

Nonnet in quel momento si alzò stiracchiandosi e noncurante disse:

"Io vado a dormire, ci aspetta un lungo viaggio e finalmente domani raggiungeremo la velocità per creare il Tunnel Spazio Temporale che ci farà arrivare vicino alla via Lattea.

Lì vedremo chi ha ragione, io inoltre sulla Terra ho anche una stele che mi raffigura, come prova di quello che dico, poi vedrete".

Quindi andò via nella sua stanza, mentre la principessa Lanet e Lelet per la prima volta rimasero soli nella stanza di comando.

Capitolo 10 - La prima lunga notte sull'astronave degli Extraemotion