Capitolo 7 Il viaggio degli Extraemotion verso la Terra

Nell'astronave appena decollata dal mondo dii DoubleFace, erano presenti la principessa Lanet, il vecchio Nonnet, il suo cucciolo Spinet e Lelet.

Mentre Il cucciolo Spinet correva dappertutto per l'astronave, contento ed eccitato, la principessa Lanet chiacchierava serenamente con il logorroico Nonnet della Terra, di come era, di quali incredibili avventure era stato protagonista e di tante altre cose.

Lelet invece era immobile al posto di comando dell'astronave, connesso tramite il sistema Threpoint all'extra-bot della navicella spaziale, che lui stesso aveva progettato.

Lelet, durante la settimana trascorsa a costruire l'astronave, aveva sempre immaginato, nelle lunghe ore di lavoro, che durante il lungo viaggio verso la Terra, avrebbe avuto infinite possibilità per passare del tempo con la sua amata Principessa.

Invece, dato che Nonnet si era rifiutato categoricamente di essere lui a guidare l'astronave ricordando a tutti la sua veneranda età, si era subito ritrovato dopo la partenza, a dover pilotare l'astronave, con il sistema Threepoint, che lo avrebbe costretto a rimanere immobile nella sua postazione per tutto il viaggio.

Ma all'improvviso a poche ore di viaggio, l' extra-bot centrale dell'astronave comunicò a Lelet che c'erano dei seri problemi nell'impianto di raffreddamento dei reattori, un grave danno che doveva essere assolutamente riparato.

In quel momento Lelet si sconnettette dal sistema Threepoint e allarmato disse:

"C' è un problema serio che devo risolvere, qualcun' altro deve prendere i comandi!".

Nonnet per nulla allarmato, si girò verso Lelet e con sufficienza gli disse:

" Ma perché devi disturbarci in ogni momento, metti al comando Spinet e non ci interrompere per ogni contrattempo!".

Lelet sconcertato disse: " Secondo te, Nonnet, metto un extra-dog alla guida dell'astronave! Ma sei matto?"

"Penet prima di parlare pensa" . Gli disse ridendo la Principessa Lanet e continuò:

" Anche Spinet ha il sistema Threepoint installato e avrebbe potuto sin dall'inizio pilotare l'astronave dato che Nonnet gli ha fornito le coordinate per raggiungere la Terra.
Con i suoi riflessi Spinet è sicuramente più bravo di te a schivare gli ostacoli ed inoltre se c'è qualche problema lo comunica abbaiando.
Se non fossi così cattivo e scontroso con il povero Nonnet lo avresti saputo anche tu".

" Hai visto Principessa Lanet è sempre così cattivo Penet con me e Spinet e noi invece vogliamo solo aiutarvi", disse sornione Nonnet.

In quel momento Lelet guardando il meraviglioso occhio sorridente della sua amata Lanet si mise goffamente sull'attenti e disse quasi ipnotizzato:

" Si principessa Lanet , ai vostri ordini! Avete ragione voi."

Quindi intimidito finalmente riuscì a dire alla sua Principessa con l'occhione innamorato:

"Ma io ... io mi chiamo Lelet".

Quindi accortosi dell'imbarazzo della Principessa Lanet continuò a parlare per distogliere l'attenzione, dicendo:

"Inoltre per rapporto vi dico che è stato Spinet a rosicchiare i cavi di raffreddamento e forse sarebbe più utile, come avete intelligentemente consigliato, principessa Lanet, alla guida dell'astronave piuttosto che in giro a combinar danni."

Quindi correndo, Lelet,  abbandonò tutto rosso in volto, la stanza di comando, borbottando tra sé e sé, che ancora una volta aveva fatto la figura dell'imbranato davanti alla sua amata principessa, dando la colpa all'extra-dog...

Ma era comunque contento, dato che almeno ora, lei conosceva il suo vero nome e inoltre grazie a Spinet,  avrebbe potuto avere la speranza di poter trascorrere del tempo nel viaggio insieme alla sua principessa Lanet, quindi si concentrò per provare a sistemare in fretta, la problematica situazione.

La principessa Lanet guardò un po' imbarazzata Nonnet che ridendo le disse :

" Si Principessa Lanet si chiama Lelet, ma per me ragiona come uno sciocco di nome Penet... non mi spiego come si fa a dare la colpa a questo angioletto."

Le disse Nonnet mostrandole il dolce faccino del cucciolo Spinet, che pur essendo effettivamente, il vero colpevole dell'intricata situazione, aveva davvero un faccino da angioletto.

Capitolo 8 - Lelet e il magazzino dell'astronave degli Extraemotion